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IL BOSCONE DELLA MESOLA | |
Il Gran Bosco della Mesola, o Boscone, rappresenta con i suoi 1058 ettari la più estesa area boschiva del ferrarese e certamente la più rilevante dal punto di vista naturalistico: l'esempio più cospicuo di "bosco termofilo planiziale litoraneo", testimonianza delle antiche foreste che vegetavano un tempo lungo la costa adriatica, originatosi probabilmente nell'alto medioevo su cordoni dunosi formati dal Po di Goro e dal Po di Volano. |
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IL CASTELLO DELLA MESOLA | |
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Il Castello Estense della Mesola fu costruito nel secondo Cinquecento per volere dell'ultimo duca di Ferrara, Alfonso II, in onore della terza moglie, Margherita Gonzaga. Ultima delle "delizie" estensi, si distingue per il suo aspetto austero e allo stesso tempo elegante. Al centro di una immensa tenuta di caccia, il Castello era circondato da una cinta muraria lunga 12 km, di cui però non rimane nulla. Sono rimaste invece le strutture di servizio poste a semicerchio intorno al Castello, trasformate oggi in negozi e ristoranti. Il Castello ospita al suo interno il Centro di Educazione Ambientale, la Biblioteca ed è sede di mostre temporanee. |
L' ABBAZIA DI POMPOSA | |
L'abbazia di Pomposa è un complesso di edifici costituenti uno dei più insigni monasteri benedettini del Medioevo: la Basilica, il Refettorio, la Sala Capitolare e la Corte costituiscono il cuore dell'abbazia. A questi si è aggiunto, in epoca successiva, il maestoso campanile.I Benedettini fondarono l'abbazia nel VII secolo d.c. Attorno all'anno mille l'abbazia godeva di grande prestigio nella regione ed il ruolo di abate era tenuto in grande considerazione. I Benedettini vi rimasero fino all'inizio del XVI secolo, quando tutta la famiglia monastica si trasferì a Ferrara. Diventò proprietà privata e quindi azienda agricola, finchè un secolo fa fu trasformata dallo Stato in monumento nazionale. Il complesso fu visitato durante i secoli da vari personaggi illustri, fra i quali il Barbarossa e Dante Alighieri. L'architettura è un'incrocio fra lo stile romanico e quello bizantino e nelle opere d'arte si possono riconoscere elementi sia della scuola ferrarese sia di quella bolognese. |
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COMACCHIO, la PICCOLA VENEZIA |
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A 30 km da Ferrara, verso il mare, troviamo Comacchio, la cosiddetta "piccola Venezia" che è il centro storico più originale ed affascinante del Delta del Po. Erede dell'antica Spina, a lungo contesa da ferraresi e ravennati, da Papi e Imperatori, ha origini antichissime: sorse infatti agli albori del Medioevo su tredici isolotti e fondò esclusivamente sull’acqua il proprio sviluppo urbano ed economico. Pesca, vallicoltura, produzione del sale furono la fonte della sua floridezza e anche dei suoi rovesci, a causa dei conflitti che la opposero a Venezia. Oggi rimane una città dalle caratteristiche architettoniche intatte ed uniche, abitata da gente fiera delle proprie origini e dall'identità forte, una città di canali, di palazzi e di ponti monumentali. |
Comacchio è una suggestiva città lagunare risalente all’epoca tardo-romana, costruita su 13 isolette al centro di estesi specchi vallivi. L’attuale centro storico conserva notevoli testimonianze del passato: bellissime chiese e monumenti sospesi tra ponti che sovrastano i canali, primo fra tutti il seicentesco Trepponti, antica porta d’ingresso alla città. Da non perdere il Museo del Carico della Nave Romana, che espone i reperti ritrovati a bordo di un’imbarcazione commerciale risalente al I secolo a.C. |
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IL MARE ADRIATICO E I SETTE LIDI DI COMACCHIO | |
Costituiti, oggi, da viali ampi ed una concentrazione di negozi e ristoranti in prossimità della spiaggia, i Lidi ferraresi sono una località turistica ricca di divertimenti e svago. |
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Ai lidi si può prendere il sole, passeggiare, mentre i bambini giocano e fanno il bagno in sicurezza. Anche qui, come negli altri lidi, possibilita' di praticare sport, di ritrovarsi in pub, ristoranti e pizzerie, di fare escursioni in valli e oasi. |
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